WWF SUGLI IMPIANTI DA SCI DEI CAMPI DELLA MAGNOLA

WWF SUGLI IMPIANTI DA SCI DEI CAMPI DELLA MAGNOLA

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 30-09-2019   07:19:28
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Si riaccende la discussione sugli impianti da sci dei Campi della Magnola, ma le criticità e gli impatti ambientali non sono stati risolti. Sull’argomento interviene il WWF Italia Onlus Abruzzo. In una nota invita il Comitato Via a fermare la realizzazione di un’opera inutile e dannosa. Lo sciagurato progetto per la realizzazione di impianti da sci dei Campi della Magnola, nel Comune di Ovindoli e nell’area di interesse naturalistico ZPS IT7110130 denominata “Sirente Velino” sarà oggetto di nuove valutazioni, il 30 settembre da parte del comitato VIA e il 17 ottobre in una conferenza di servizi. Il progetto era già stato analizzato dal Comitato VIA che ne aveva rinviato l’esame per la necessità di integrare la documentazione progettuale. Il WWF aveva inviato le proprie osservazioni, così come molte altre associazioni ambientaliste e gli Enti di riferimento. Il Comune di Ovindoli ha nel frattempo presentato controdeduzioni e integrazioni, inserendo minimi miglioramenti. Dalla lettura dei documenti appare tuttavia evidente che le criticità ambientali non vengono risolte e rimane tutta l’assurdità della realizzazione di un’opera impattante in un’area dalle molteplici valenze ambientali e naturalistiche. L’opera prevede, ad esempio, la rimozione della copertura vegetale, oggi costituita da habitat e specie di pregio e come misure di mitigazione propone idrosemina e rotoballe: soluzioni di incerta riuscita! Le considerazioni espresse per l’Orso bruno marsicano continuano a essere insufficienti a scongiurare disturbo nei confronti di una specie ad altissimo rischio, ricorda l’associazione ambientalista. La zona di intervento si trova tra due aree di presenza dell’Orso e si andrà certamente a creare disturbo. Sostenere che l’impatto sulla specie a seguito della realizzazione delle opere sia modesto o contenuto appare quantomeno azzardato, visto che la frammentazione dell’habitat è considerata tra i maggiori fattori negativi in assoluto. Considerato il precario stato di conservazione, non ci si può certo permettere di sottrarre habitat, anche fossero mediamente idonei, perché sono fondamentali per l’Orso che per sopravvivere deve necessariamente ampliare il proprio areale. A fronte di tutte queste considerazioni il WWF Abruzzo ha inviato una nota al Comitato VIA e a tutti gli Enti interessati dalla conferenza di servizi perché rigettino il progetto anche con le nuove integrazioni, in linea con le finalità istitutive degli Enti, che sono la tutela di habitat e specie e la conservazione dei servizi ecosistemici per il bene di tutti.