Terremoto 2009: sindaci contro il governo

Terremoto 2009: sindaci contro il governo

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 07-07-2020   19:39:53
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È inaccettabile che il governo continui a sottovalutare il destino delle aree colpite dal sisma 2009, rimandando da circa un anno, per i motivi più disparati, provvedimenti essenziali per le nostre popolazioni che da oltre undici anni combattono per affermare un diritto: quello alla sopravvivenza. Si trovi il coraggio di dire, come è nei fatti, che la questione terremoto non è più nell’agenda delle precedenze politiche del Paese, nonostante i roboanti annunci di ministri e sottosegretari che hanno trovato tempo e fantasia per fare passarella sulla nostra pelle e gli accorati appelli del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che senza mezzi termini ha definito la ricostruzione dell’Aquila e degli altri comuni terremotati una ‘priorità nazionale’. Nel decreto Rilancio, dello scorso maggio, non vi è traccia di atti utili a supportare i processi di rinascita, oltre a non esservi traccia dei fondi necessari al rifinanziamento della ricostruzione in scadenza al 31 dicembre. Non c’è nulla dedicato al superamento del precariato del personale della ricostruzione, ai bilanci degli enti locali o alla questione tasse sospese all’indomani del 6 aprile 2009. L’emendamento presentato dall’onorevole Pd Stefania Pezzopane, con cui si concedeva la proroga al 31 luglio per la presentazione da parte delle imprese della certificazione per ottenere l'abbattimento di tributi e imposte, è stato bocciato in commissione Bilancio, così come accaduto per tutte le altre proposte emendative annunciate in spettacolari e partecipatissime conferenze stampa.