LA FIOM CGIL SUL CASO L FOUNDRY

LA FIOM CGIL SUL CASO L FOUNDRY

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 19-01-2019   15:17:10
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La Fiom Cgil interviene sul futuro dei lavoratori L Foundry. In una nota ricorda che era il giorno 8 dicembre 2018 quando il vicepresidente di L Foundry Sergio Galbiati annunciava attraverso i mezzi di comunicazione il crono programma per lo stabilimento marsicano: tempo un mese, un mese e mezzo (dunque ci siamo!) e sarebbe stato reso noto al popolo della L Foundry il suo destino!
Al momento, però, tutto tace! Di sicuro c'è solo la dichiarazione di esubero di 450 unità, la perdita di salario da parte dei lavoratori e confusione nelle buste paga, nonché l'evidenza che il cambio del sistema operativo utilizzato per la produzione, di cui abbiamo tanto letto sulla stampa locale, almeno nelle tempistiche sembra miseramente fallito, nonostante fosse uno dei processi da accompagnare attraverso l'ammortizzatore sociale.
Ritorniamo sulle affermazioni di inizio dicembre del vicepresidente, commenta sempre la segreteria regionale e provinciale della Fiom – Cgil, mentre da un lato dichiarava candidamente che i Contratti di Solidarietà servono per abbattere i costi e che in questi anni L Foundry ha “diversificato poco” le produzioni, dall'altro rimaneva piuttosto misterioso sul futuro assetto dello stabilimento.
Quante volte nel passato i vertici aziendali hanno ripetutamente proposto programmi di rilancio del sito, il più delle volte legati a ingenti investimenti per la realizzazione della linea di produzione a 300 mm, salvo poi vedere tramontare, altrettanto ripetutamente, ogni illusione?
Riguardo poi ai finanziamenti pubblici sulla microelettronica stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso l’Aiuto Notificato, rispetto ai quali l'azienda in occasione degli incontri istituzionali aveva manifestato interesse anche in funzione dello sviluppo dei 300 mm, si fa presente che per il 2019 il MISE ha stanziato 50 milioni di euro, i quali dovranno soddisfare le esigenze non solo di LFoundry, ma anche di STM icroelectronics e Fondazione Bruno Kessler. Forse un po' poco per attrarre eventuali acquirenti, visto che i 300 mm richiedono un investimento di circa 1.600.000.000 di euro!
Per non parlare del fatto che nulla è dato sapere sulla situazione degli altri siti europei di L foundry. Pur rischiando di essere ripetitivi, noi della FIOM ribadiamo che è stato un grave errore compiuto dall'azienda e dalle altre organizzazioni sindacali quello di sottoscrivere così frettolosamente un accordo sui contratti di solidarietà di ben 18 mesi che, oltre a non garantire i lavoratori (come spiegato nelle assemblee), di fatto rischia di non impegnare il MISE con la necessaria urgenza sulla vertenza Lfoundry. Per tutte queste ragioni la FIOM ritiene urgente un incontro presso il MISE e, in vista dell'imminente visita presso la nostra città del Ministro dello sviluppo economico e Vicepresidente del Consiglio, prevista per domenica 20 gennaio, la FIOM si è immediatamente attivata per provare a incontrare il Ministro Di Maio.