IL PARCO SIRENTE VELINO DI NUOVO SOTTO ATTACCO

IL PARCO SIRENTE VELINO DI NUOVO SOTTO ATTACCO

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 25-09-2018   17:38:18
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OVINDOLI - Il Parco del Sirente-Velino è di nuovo sotto attacco. Scongiurata in extremis una lottizzazione ora è la volta del progetto per realizzare tre nuovi impianti da sci con relative nuove piste in un'area di immenso valore naturalistico a 2.000 metri di quota nel comprensorio Ovindoli-Magnola. Lo rende noto il presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese Augusto De Sanctis.
Chiarisce che “l'intervento, che sarebbe finanziato con 12,8 milioni di euro di fondi pubblici dal famigerato Masterplan, interesserebbe un'area totalmente vergine di praterie d'alta quota, costituita, per stessa ammissione dei progettisti, da ben 6 habitat tutelati a livello comunitario, alcuni dei quali addirittura prioritari.
Per realizzare 3 nuovi impianti e chilometri di nuove piste nelle località Campi della Magnola e valle delle Lenzuola sono previsti sbancamenti e livellamenti su oltre 15 ettari, con totale distruzione degli habitat presenti. A questi vanno aggiunti gli impatti indiretti su un'area molto più vasta.

Nell'area sono state censite centinaia di specie di piante ed animali rarissime, proprie di questi ambienti di per sé molto localizzati.

L'elenco delle specie rare e protette è lunghissimo mentre l'elenco delle piante comprende specie rarissime come diverse orchidee, il papavero alpino, la primula orecchio d'orso, la viola di Eugenia e tante altre. 
"Dopo decenni in Abruzzo si ritenta l'assalto a spazi naturali vergini, in un'area teoricamente protetta, come un parco regionale, in un Sito di Interesse Comunitario e in una Zona di Protezione Speciale. Il tutto con milioni di euro di fondi pubblici per realizzare strutture che poi verranno utilizzate da privati, quando non ci sono i fondi per ristrutturare ospedali, scuole, depurare, bonificare aree inquinate oppure per operare sul dissesto idrogeologico. Ovviamente, conclude De Sanctis “ci batteremo fino all'ultimo per bloccare questo progetto che avrebbe anche un impatto paesaggistico assurdo.