GIORNATE FAI-ANCHE TRASACCO TRA GLI ITINERARI SELEZIONATI

GIORNATE FAI-ANCHE TRASACCO TRA GLI ITINERARI SELEZIONATI

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 22-03-2022   10:41:10
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Nella due giorni del 26 e 27 marzo tornano le giornate FAI di primavera, che quest’anno hanno raggiunto la trentesima edizione. Per l’occasione, la delegazione marsicana del FAI ha pensato di proporre fra gli itinerari anche alcuni luoghi simbo-li di Trasacco: le Antiche Ruette, la Basilica di San Cesidio e Rufino con la Torre Febonio. "L'interesse del FAI per Trasacco dimostra la validità del percorso di valo-rizzazione portato avanti da questa amministrazione comunale. Negli ultimi anni è stato fatto molto per riqualificare le bellezze architettoniche del nostro paese, dalla torre alla piazza principale. Non solo, pensiamo alle alberature o alle strade che so-no state oggetto di interventi mirati e specifici. Siamo orgogliosi dei traguardi rag-giunti, che ci stimolano a lavorare meglio, ma non ci fermiamo qui, abbiamo in can-tiere ancora molte idee. In questa due giorni si potranno visitare la magnifica Basili-ca e la Torre, oggetto di aperture straordinarie", afferma il sindaco Cesidio Lobene. La torre Muzio Febonio, alta 27,50 metri, a pianta quadrata, con la parte terminale a forma cilindri­ca, è stata innalzata in tre epoche diverse, come chiaramente atte-stano le tre tecniche differenti di muratura. La prima struttura di base, che si erige per circa un terzo dell’intera altezza della torre, ancora oggi chiaramente individua-bile ad occhio nudo, con feritoie semplici architravate, dalla tecnica muraria più grossolana, alcuni studiosi la fanno risalire ad epoca romana o comunque sorgente su un nucleo architettonico di quell’ epoca, forse il palazzo imperiale che Gaudio fe-ce innalzare per l’imperatrice Messalina, quando venne nella Marsica per tentare l’impresa del prosciuga­mento del lago. Altri storici, la fanno risalire al primo me-dioevo. Sono molti coloro vogliono visitare la Basilica di Trasacco attratti dalla fa-ma dei miracoli di San Cesidio. Tra loro figurano anche gli studiosi dell’arte che so-no richiamati dai tesori di architettura, pittura e scultura che in essa si conservano. Non solo, sulle pareti interne sono presenti pietre scolpite dal grande valore artisti-co, di evidente stile arabo, dai disegni geometrici intrecciati. Le mura originali inter-ne sono quelle a nord e a sud, ciò per una ragione semplicissima, almeno per la pa-rete a sud: essendo adiacente alla chiesa, un suo rafforzamento esteriore avrebbe ro-vinato l’estetica della navata centrale, costruita di mattoni romani, mentre alla stes-sa altezza, nelle altre pareti, si vedono per lo più pietre di varia misura e forma. Un luogo sacro ancora tutto da approfondire ma, soprattutto, da scoprire. La tradizione vuole che essa si innalzi sui resti dell’antico palazzo imperiale di Claudio. Si ritiene, infatti, che Rufino vescovo, quando nel 237 circa fu inviato dal papa a spargere nel-la nostra regione il seme evangelico, stabilì la sua dimora in Missino Transaquas e scelse alcuni locali, per consacrarli in oratorio, tra i resti del presunto palazzo impe-riale realizzato al tempo del tentativo claudiano di prosciugamento del lago (I sec. d.C.). Ancora oggi è vivo tra i cittadini ed i pellegrini, che numerosi accorrono ogni anno alla chiesa, il culto del martirio del vescovo Rufino e del prete Cesidio, a cui venne reciso di netto il braccio destro, mentre qui con i fedeli rinnovava il sacrificio eucaristico. Questi con i cristiani lì raccolti, vittime della strage compiuta dai soldati di Massimino il Trace, trovarono degna sepoltura nel luogo dove erano stati sacrifi-cati. Per maggiori informazioni, si invita a prendere visione delle informazioni con-tenute all’interno del sito del Comune di Trasacco, dove sono riportati cenni e de-scrizioni storiche dei luoghi sopra indicati, forniti da alcuni autorevoli studiosi.