CODACONS SU FINANZIAMENTI A MEDICI ABRUZZESI

CODACONS SU FINANZIAMENTI A MEDICI ABRUZZESI

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 16-03-2019   16:37:44
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Il codacons interviene sui finanziamenti ai medici abruzzesi. Tra il 2015 e il 2017 si legge nella nota, le principali 10 case farmaceutiche operanti in Italia hanno versato nelle tasche di 78 medici de L’Aquila la bellezza di 322.977euro attraverso finanziamenti e sussidi di vario tipo. Questa la denuncia del Codacons, che ha realizzato un apposito report sulla base dei dati ufficiali.
I numeri che emergono dallo studio dell’associazione sono impressionanti: 32.623 tra medici, fondazioni e ospedali, hanno complessivamente percepito in Italia 163.664.432,70 euro nel periodo compreso tra il 2015 e il 2017. Soldi versati da alcune aziende a titolo di accordi di sponsorizzazione, donazioni, viaggi, quote di iscrizione, corrispettivi e consulenze. Tra questi anche 78 medici operanti a L’Aquila.
Finanziamenti che ora finiscono all’attenzione dell’Autorità Anticorruzione, attraverso un esposto dell’associazione in cui si chiede di aprire una istruttoria sul caso e verificare la piena correttezza delle sovvenzioni, alla luce della possibile violazione dell’’art. 30 del Codice di Deontologia medica che impone al professionista di “evitare ogni condizione nella quale il giudizio professionale riguardante l’interesse primario, qual è la salute dei cittadini, possa essere indebitamente influenzato da un interesse secondario” nonché di “dichiarare in maniera esplicita il tipo di rapporto che potrebbe influenzare le sue scelte consentendo al destinatario di queste una valutazione critica consapevole.” Il medesimo articolo impone l’assoluto divieto per il medico di “Subordinare il proprio comportamento prescrittivo ad accordi economici o di altra natura, per trarne indebito profitto per sé e per altri.”
Per tale motivo a partire da oggi sul sito dell’associazione è stato pubblicato l’elenco integrale suddiviso per comune di medici, fondazioni e ospedali dell’ Abruzzo che nel triennio hanno percepito soldi dall’industria del farmaco, affinché ogni cittadino della regione possa verificare in modo autonomo i rapporti tra il proprio medico e le aziende farmaceutiche.
Il Codacons rinnova la richiesta agli Ordini dei medici provinciali di imporre a tutti i camici bianchi l’obbligo di indicare all’interno degli studi medici i rapporti intercorrenti con le aziende produttrici di farmaci, al fine di garantire massima trasparenza ai propri pazienti, e chiede alle Asl e alla Guardia di Finanza di verificare tutte le prescrizioni erogate dai medici inseriti nel report, accertando eventuali squilibri a favore delle aziende finanziatrici.