ARRESTATO UN GIOVANE PER L'OMICIDIO DI BARISCIANO

ARRESTATO UN GIOVANE PER L'OMICIDIO DI BARISCIANO

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 03-02-2021   16:01:29
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I carabinieri del Comando Provinciale di L’Aquila hanno arrestato un 25enne aquilano, ritenuto responsabile dell’omicidio di Paolo D’Amico, avvenuto a Barisciano a novembre del 2019. L’indagine ha richiesto oltre un anno di inteso lavoro durante il quale è stata ricostruita e scandagliata la rete di conoscenze della vittima e sono state sentite dai militari numerose persone, tra familiari, amici e conoscenti. D’Amico, 55 anni, operatore ecologico, originario di Roma e trapiantato a L’Aquila da lungo tempo, venne ritrovato morto nella sua abitazione di Barisciano nel pomeriggio di domenica 24 novembre 2019, dalla madre e dal fratello, residenti nella capitale. I familiari, che non riuscivano a mettersi in contatto con l’uomo da diversi giorni, lo trovarono privo di vita, ricoperto di sangue, nel garage della casa dove viveva da solo da molti anni.
La telefonata al 112 ha quindi fatto scattare le indagini, che da subito si sono rivelate piuttosto complesse, in assenza di testimoni o indizi che potessero aiutare a capire in quale direzione rivolgere gli accertamenti. Se da un lato la presenza di numerose piante di marijuana, risultate poi coltivate dallo stesso D’Amico, ha aiutato a comprendere come l’omicidio si fosse consumato per vicende relative allo stupefacente detenuto o ai crediti maturati nei confronti di alcuni acquirenti (9 i chilogrammi di marijuana messi ad essiccare nel garage teatro dell’omicidio e sequestrati dai carabinieri), dall’altro la vita appartata e il carattere schivo dell’uomo, che conosceva molte persone ma aveva pochi amici, hanno contribuito a delineare un quadro decisamente ampio, dove ogni pista sembrava percorribile. A ciò è dovuto il lungo tempo necessario a districare la notevole matassa di piccoli indizi, sospetti, particolari apparsi spesso inizialmente poco rilevanti e la cui attenta analisi è stata risolutiva. Fondamentale è stato l’operato dei carabinieri della Stazione di Barisciano e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di L’Aquila, che sono intervenuti per primi sul posto, dopo la chiamata al 112 dei familiari della vittima, delimitando l’area della scena del crimine. Decisivo è stato poi il risultato delle analisi affidate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma, a cui sono stati inviati nel corso dell’attività numerosi reperti provenienti dalla scena del crimine e campioni biologici di possibili sospetti: il R.I.S. di Roma ha confermato la corrispondenza tra il DNA del 25enne e quello dei campioni biologici presenti su un capo di abbigliamento indossato da Paolo D’Amico al momento del ritrovamento del suo cadavere. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Frosinone, in attesa di comparire per l’interrogatorio di fronte al giudice per le indagini preliminari.