VIA LIBERA ALL'ITER PER LE SORGENTI DI CANISTRO
Lunedi mattina potrebbe essere una giornata storica per Canistro e per le sue acque minerali, perchè c'è finalmente il via libera allo schema di accordo di programma quadro, primo passaggio di un lungo iter, con cui i comuni di Canistro e Civitella Roveto in provincia dell'Aquila potranno intanto finalmente cambiare la destinazione d'uso, da agricoli ad industriali, dei terreni su cui la Norda, dovrà realizzare lo stabilimento e tornare ad imbottigliare l'acqua minerale della sorgente Sant'Antonio-Sponga.
Sorgente di cui la Norda è aggiudicataria provvisoria da oltre un anno, in una partita tutta in salita e funestata da incognite e contenziosi.
Anche al netto di questo passaggio amministrativo: l'intervento infatti ancora non passa il vaglio della commissione regionale di Valutazione di impatto ambientale.
E se tutto andrà per il verso giusto la realizzazione dell'intervento avrà costi di circa 20 milioni di euro (10 per la realizzazione dello stabilimento e quasi altrettanto per l'acquisto dei macchinari), compresi gli espropri.
C'è discordanza circa la data di entrata in funzione del nuovo stabilimento, perchè c'è chi dice che entro 6 mesi sarà pronto e chi invece afferma che prima di veder uscire la prima bottiglia ci vorranno ancora tre anni.
La cosa importante è comunque che sembra finalmente arrivata la parola fine ad una guerra nella quale ci hanno rimesso finora gli oltre 70 dipendenti licenziati da oltre due anni.