TAGLIO ALBERI SAN VENANZIO-IL TAR DA RAGIONE ALLA SOA

TAGLIO ALBERI SAN VENANZIO-IL TAR DA RAGIONE ALLA SOA

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 10-05-2019   07:45:35
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Anche i lavori per la messa in sicurezza di una ferrovia che hanno comportato il taglio indiscriminato di alberi di un habitat prioritario dovevano essere sottoposti a Valutazione di Incidenza Ambientale. Questo è solo uno dei punti qualificanti, anche a scala nazionale, della sentenza 252/2019 pubblicata oggi con cui il TAR di L'Aquila ha dato ragione alla Stazione Ornitologica Abruzzese e al Parco del Sirente sul taglio massiccio della rarissima vegetazione ripariale effettuata lo scorso anno nelle Gole di San Venanzio, Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale. La Stazione Ornitologica a gennaio 2018 aveva denunciato il taglio di alberi per centinaia di metri sulle due sponde del fiume Aterno, in uno dei tratti più spettacolari, tutelati a livello comunitario. Lavori svolti da un'azienda per conto del Genio Civile ai fini della sicurezza dei trasporti (la ferrovia Sulmona-L'Aquila), almeno sulla carta. Il Parco era intervenuto intimando il fermo del cantiere e la messa in pristino dei luoghi alla ditta. Quest'ultima aveva proposto ricorso al TAR ottenendo in una prima fase la sospensiva del provvedimento del Parco. Nel merito, però, con la sentenza 252/2019 i giudici hanno dato pienamente ragione a SOA ed Ente Parco. Anche sulle modalità di effettuazione dei lavori il TAR riconosce la fondatezza delle motivazioni della SOA, sottolineando la necessità di agire in maniera tecnicamente adeguata per contemperare le esigenze di sicurezza con quelle di tutela degli habitat. Dichiara Augusto De Sanctis, che aveva firmato gli esposti come Presidente pro-tempore dell'associazione "Questa sentenza è molto importante perché affronta un tema delicato e come quello dei lavori di messa in sicurezza in tema di trasporti in siti di grande valore naturalistico e paesaggistico. Le Gole di San Venanzio sono uno dei luoghi più importanti d'Italia per la tutela di flora e fauna e anche i lavori per la sicurezza, seppur necessari, devono tener conto di questo e devono essere tecnicamente all'altezza senza trasformarsi in interventi arbitrari o indiscriminati. Ora ci aspettiamo che sia dato seguito alla sentenza e siano svolti lavori per ripristinare per quanto possibile la vegetazione".