SINDACATO DI POLIZIA PENITENZIARIA PROTESTA PER AGGRESSIONE NEL CARCERE DI SULMONA

SINDACATO DI POLIZIA PENITENZIARIA PROTESTA PER AGGRESSIONE NEL CARCERE DI SULMONA

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 20-06-2018   17:29:53
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SULMONA - Ennesima grave aggressione perpetrata, da parte di un detenuto, in danno di Agenti di Polizia Penitenziaria. Il fatto è accaduto nella Casa di Reclusione di Sulmona dove un detenuto ha buttato dell’olio bollente addosso ad un Agente di Polizia Penitenziaria, il quale è rimasto gravemente ustionato ed è stato trasportato in codice rosso presso il locale ospedale. Altri tre Agenti soni rimasti feriti in modo più lieve. In merito a questi fatti, interviene Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria. “Mi rivolgo al nuovo Ministro della Giustizia, scrive, chiedendo interventi urgenti e straordinari tesi a fermare la mattanza che, quotidianamente, vede vittime gli Agenti di Polizia Penitenziaria, che svolgono il proprio dovere al servizio dello Stato in strutture che ormai non garantiscono più alcuna sicurezza.
E’ inaccettabile assistere e subire passivamente l’escalation di violenza che, da tempo, grazie alle scellerate scelte politiche poste in campo dal precedente Ministro della Giustizia e dai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, quotidianamente gli appartenenti al Corpo sono costretti a subire. Chiedo, come primo atto concreto, finalizzato a ristabilire la legalità all’interno delle strutture penitenziarie, l’abolizione del così detto “sistema di Vigilanza Dinamica”, fortemente voluto dal precedente Ministro Orlando e dal Governo che egli rappresentava che ha permesso, ai delinquenti rinchiusi nelle strutture penitenziarie, di avere troppa libertà ed autogestione.” Esprimo tutta la mia solidarietà al personale coinvolto nel drammatico evento preannunciando che, se non dovessero giungere immediate risposte, attueremo azioni eclatanti per portare all’attenzione dell'opinione pubblica la drammatica realtà di chi, quotidianamente, sacrifica la propria vita alle Istituzioni”.