Quale futuro per le città metropolitane

Quale futuro per le città metropolitane

Pubblicato da Plinio Olivotto il giorno 03-03-2017   17:47:37
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Il sindaco di Avezzano e vice presidente regionale dell’Associazione nazionale Comuni italiani (ANCI), Giovanni Di Pangrazio è intervenuto a Firenze, a Palazzo Medici Riccardi, durante il Convegno “Quale futuro per le Città Metropolitane”, alla presenza del primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, al Capo dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Naddeo e con direttori e segretari generali delle Aree e Città Metropolitane italiane. Un confronto tra Istituzioni a più livelli, ispirato dal modello vincente della città francese Lione che, nell’arco di 20 anni, è riuscita a modificare radicalmente la propria immagine.
“Serve una decisiva revisione della “macchina” delle riforme istituzionali e delle loro funzionalità” – ha spiegato il sindaco a Firenze – che hanno ampiamente dimostrato il loro fallimento, in più di un’occasione, evidenziando quanto la loro applicazione sia lontana dalla realtà e dagli effettivi bisogni dei cittadini, tanto da non riuscire a trasformarsi in servizi efficienti e tutto ciò con risparmio zero per la comunità.
Nella ricetta migliore per la Pubblica Amministrazione”, ha spiegato Di Pangrazio, “c’è, di sicuro, l’approvazione di una legge chiara sulle aree metropolitane che eviti il ricorrere a ulteriori organi per essere interpretata; la risoluzione del conflitto di competenze tra Enti e il ridisegno delle funzioni del sindaco che non può essere lasciato come “un piattello in un poligono di tiro a segno”, senza nessun potere gestionale. È evidente che il tagliando, a questo punto, dovrebbe essere fatto anche alla Legge Bassanini.