Gianni Napoleone rappresentante Comitato Commercianti del centro di Avezzano.

Gianni Napoleone rappresentante Comitato Commercianti del centro di Avezzano.

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 22-04-2020   17:43:06
Class, liste nozze - Avezzano, Via Corradini, 163
 

"Penso che una riapertura delle attività commerciali così ravvicinata sia un po prematura". Questo il commento di Gianni Napoleone rappresentante del comitato commercianti del centro di Avezzano.  “La Cina ha effettuato una parziale riapertura solo dopo 2-3 settimane con un miliardo e quattrocento milioni di abitanti aveva raggiunto 0 contagi e 0 decessi. Noi in Italia su 60 milioni di abitanti, un venticinquesimo della popolazione cinese, ancora registriamo 600 decessi e 3500 nuovi contagi al giorno. Una riapertura così affrettata ci porterà un danno doppio, uno a livello sanitario e uno a livello economico. Il danno sanitario sarà che verranno vanificati tutti gli sforzi fatti fino ad ora, tutti i sacrifici in tutti i settori, la perdita dei nostri cari, dei medici, dei sanitari, tutto sarà vanificato dal pericolo del riaccendersi di nuovi focolai epidemici; il danno economico sarà che per riaprire così velocemente attività che non siano di primaria importanza, queste dovranno effettuare adeguamenti nei negozi, bar, ristoranti con enormi investimenti e limitazioni, che al momento non possiamo certamente permetterci, quindi nuovi investimenti a fronte di risultati esigui per non dire nulli. Le attività avranno tutte una riduzione di capienza e di entrate economiche, ci saranno solo spese raddoppiate e penso che poche persone, in questo momento, siano interessate ad acquistare scarpe, jeans, giacche, anelli,orecchini etc. con tutte le difficoltà per provarle ed indossarle e poi sanificare l'ambiente. Lo stesso vale anche per i bar ed i ristoranti che con enormi sacrifici e spese costanti avranno capienze ridotte ad un quinto, ammesso poi che ci siano clienti disposti a prendere un caffè con la mascherina o a mangiare seduti davanti ad un plexiglas. La riapertura dovrà esserci, ma non cosi presto, bisognerà aspettare ancora qualche settimana, se non un mese, dalla data prevista. Per far si che ciò accada, lo Stato centrale dovrà intervenire con finanziamenti reali, anche a fondo perduto, per tutte le attività anche piccole e piccolissime, senza contentini che ci faranno indebitare e serviranno solo per pagare le tasse. Lo stato deve intervenire con liquidità immediata e senza burocrazia, deve intervenire sugli affitti in modo concreto, sui costi fissi, sulle bollette che anche ad attività chiuse arrivano ugualmente, deve sospendere automaticamente i mutui e dare finanziamenti che ci permettano di sopravvivere, di mantenere il nostro posto di lavoro e quello dei dipendenti senza l’affanno di una riapertura troppo anticipata, evitando cosi di crearci un doppio danno, dopo il quale difficilmente potremo rialzarci.