FEBBO DENUNCIA GESTIONE T.U.A.

FEBBO DENUNCIA GESTIONE T.U.A.

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 25-08-2018   17:34:21
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Prima si chiamava ARPA, ora si chiama TUA ed è l'azienda regionale dei trasporti, che ogni tanto viene tirata in ballo per presunte irregolarità nella gestione.
Questa volta a parlarne in termini tutt'altro che benevoli, è il consigliere regionale di Forza Italia Mario Febbo.
“Fare piena chiarezza e smantellare la gestione arrogante portata avanti da T.U.A. SpA e bloccare quel familismo che regna da anni all’interno di una, se non la più importante, delle società a totale capitale pubblico della Regione Abruzzo”.
Questa la denuncia sollevata dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che spiega quanto segue: “Ho presentato alla Procura della Repubblica di Chieti e alla Procura della Corte dei Conti de L’Aquila un circostanziato esposto e richiesta indagini per bloccare la tracotanza con cui viene amministrata TUA e sui presunti abusi e violazioni di legge compiuti da parte del Socio- Regione e da parte degli Amministratori della Società Unica Abruzzese di trasporto.
In questi ultimi mesi – spiega Febbo – ho inoltrato richieste di chiarimenti, rimaste quasi tutte inevase, sia al Direttore Dipartimento Trasporti Emidio Primavera sia al Presidente di TUA Tullio Tonelli in riferimento agli affidamenti di incarichi legali esterni e relativa documentazione sulla compatibilità dello stesso Presidente Tonelli, nonché sul numero degli Amministratori, ed è emerso un quadro allarmante tanto da indurmi ad inviare segnalazione presso le due Procure.
Nello specifico è urgente fare chiarezza sulla gestione degli incarichi affidati e se sono stati osservati i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità come prescritti dall’art. 4 d.lgs. n. 50/2016 .
Infatti non si conoscono quali modalità e procedure sono state utilizzate dal Consiglio di Amministrazione TUA nella scelta degli avvocati e dei consulenti esterni.
Dalla risposta scritta, per nulla chiarificatrice, a firma del Presidente Tonelli, emerge un quadro preoccupante poiché negli ultimi due anni e mezzo sono stati affidati ben 61 incarichi legali dei quali non conosciamo gli importi e altre 39 prestazioni e consulenze per un importo di circa 760 mila euro.
Successivamente Febbo elenca una serie di irregolarità che a suo dire meriterebbero ben altra attenzione da parte di chi dovrebbe vigilare, considerato che si tratta di soldi pubblici.