DISAGI AL PRONTO SOCCORSO DI AVEZZANO

AVEZZANO - Disagi e caos indescrivibili sia all'interno che all'esterno del pronto soccorso dell'ospedale, situazioni di emergenza che potrebbero mettere in pericolo la vita dei cittadini utenti. All'interno dei locali, la cronica carenza di di medici e di personale infermieristico, costringe gli utenti ad attese estenuanti e, in molti casi, si protraggono anche per tantissime ore. Nonostante le promesse del manager della Asl Rinaldo Tordera, la situazione non è migliorata di molto. Nonostante l'abnegazione e la disponibilità del personale è impossibile garantire intervenire tempestivamente per tutte le urgenze che ci sono nell'arco delle 24 ore. Discorso a parte, invece, merita la situazione esterna del pronto soccorso dal momento che siamo di fronte ad un vero e proprio paradosso. Le ambulanze, infatti, non possono entrare direttamente nella camera calda in quanto la serranda d'accesso è rotta da alcuni mesi e ancora non viene riparata. Questo significa che i mezzi di soccorso devono entrare nella camera calda a marcia indietro con inevitabili perdite di tempo. Si tratta, è bene chiarirlo, di un locale specifico dove i malati, anche gravi, prelevati nelle proprie abitazioni o a seguito di incidenti stradali, devono essere scaricati tempestivamente e in sicurezza prima di essere opportunamente assistiti. Insomma una situazione non più sostenibile. Se è vero che i cittadini indisciplinati, che non rispettano il divieto di sosta nel piazzale vengono multati, è altrettanto vero che è assurdo che una serranda non venga riparata da più di due mesi nonostante varie sollecitazioni. Al riguardo, il manager della Asl Rinaldo Tordera ha fatto presente che: “Sono già in corso gli interventi per riparare il danno alla camera calda alla quale, comunque, le ambulanze possono attualmente accedere. “L’inconveniente, causato alcune settimane fa da uno dei mezzi di soccorso, verrà risolto in tempi brevi. Nel frattempo, comunque, le ambulanze possono accedere egualmente all’interno dei locali del pronto soccorso per affidare i pazienti alle cure dei medici”.