Denuncia dei redditi: detrazioni per familiari a carico

Denuncia dei redditi: detrazioni per familiari a carico

Pubblicato da Plinio Olivotto il giorno 03-06-2017   12:11:43
Class, liste nozze - Avezzano, Via Corradini, 163
 


Come ogni anno le istruzioni alla dichiarazione dei redditi, prevedono specifiche detrazioni d’imposta al contribuente con familiari che abbiano i requisiti per essere considerati fiscalmente a carico. Per poter essere considerati a carico, ai sensi dell’articolo 12 del Tuir al comma 2, i familiari non devono aver conseguito nel corso dell’anno un reddito complessivo superiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili.
Il limite di reddito di 2.840,51 euro che consente di considerare un familiare a carico, è riferito all’intero periodo d’imposta.
Per verificare tale limite devono essere considerate alcune tipolo­gie di reddito che non concorrono a formare il reddito complessivo, quali:
le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, rappresentanze diplomatiche e con­solari, da Missioni, dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa Cattolica;
la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera e in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato a imposta sostitutiva nel caso di applica­zione del regime previsto per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, di cui all’articolo 27 commi 1 e 2 del D.L. 98/2011;
il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato a imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario, di cui all’articolo 1 della L. 190/2014;
il reddito imponibile dei fabbricati assoggettati alla cedolare secca sulle locazioni.
Viceversa non concorrono invece alla determinazione del reddito complessivo e quindi alla quantificazione della soglia di 2.840,51 euro i seguenti redditi:
redditi esenti;
redditi assoggettati a tassazione separata;
redditi assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.
Hanno diritto al beneficio delle detrazioni per carichi di famiglia, anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero, anche il coniuge non legalmente ed effettivamente separato ed i figli (ancorchè adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito.
Sono, altresì, considerati a carico anche i seguenti altri familiari, a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, quali il coniuge legalmente ed effettivamente separato, i discendenti dei figli, i genitori, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle,i nonni e le nonne.
Per qunto rigurada il “quantum”, il contribuente può detrarre dall'imposta lorda sul reddito i seguenti importi:
a) Detrazione per coniuge non separato legalmente:
1) 800 euro fino a 15.000 euro di reddito.
2) 690 euro, se il reddito complessivo è maggiore di 15 mila e fino a 40.000 euro;
3) 690 euro per i redditi sopra i 40.000 euro inferiori a 80.000 euro. In questo caso la detrazione spetta per la parte eccedente i 40 mila.
La detrazione è aumentata di:
10 euro se il reddito complessivo supera i 29.000 euro ma non oltre i 29.200 euro.
20 euro, se il reddito complessivo è tra i 29.200 euro e 34.700 euro.
30 euro se è superiore a 34.700 ma inferiore a 35.000 euro;
20 euro se superiore a 35.000 euro ma inferiore a 35.100 euro;
10 euro, se il reddito è tra 35.100 e 35.200 euro.

Detrazione figli a carico:
950 euro per ogni figlio;
1.220 euro per ciascun figlio minore di 3 anni;
+ 400 euro per ogni figlio disabile.
Per le famiglie numerose con più di 3 figli a carico la detrazione è aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.
La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 95.000 euro - reddito complessivo/95.000 euro mentre in presenza di più figli l'importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.