CONVEGNO SUL FINANZIAMENTO PUBBLICO E CELANO

CONVEGNO SUL FINANZIAMENTO PUBBLICO E CELANO

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 05-01-2018   17:43:20
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CELANO - Mercoledì 10 gennaio a Celano, alle ore 16.00, nella Sala conferenze del Castello Piccolomini, si terrà il convegno sul tema “Il finanziamento pubblico alla Cultura” organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune e dal Polo museale dell’Abruzzo.
Dopo gli interventi istituzionali di saluto da parte del Sindaco di Celano Settimio Santilli, dell’On. Filippo Piccone e della direttrice del Polo museale Lucia Arbace, interverranno il pianista Nazzareno Carusi, il sovrintendente del “Maggio Musicale Fiorentino” Cristiano Chiarot, il direttore generale per lo Spettacolo dal vivo presso il Ministero dei Beni Ambientali Onofrio Cutaia e il sottosegretario di stato ai Beni culturali On.le Antimo Cesàro.

L’assessore alla Cultura Eliana Morgante sottolinea che «sia pure nei limiti di un solo incontro, il convegno vuole provare a inquadrare la situazione italiana per analizzare nello specifico le fonti, le occasioni e le modalità di finanziamento disponibili oggi nel nostro Paese. Il tema è da sempre al centro di un intenso dibattito e, il rapporto tra economia e cultura, è motivo principale per una riflessione ancor più ampia sulla gestione dell’immenso patrimonio italiano. Senza cultura non c’è progresso. Ha ricordato che il maestro Nazzareno Carusi, non solo pianista di fama internazionale ma artista "impegnato" nel senso più nobile, è nato a Celano e delle sue origini non manca mai di dirsi orgoglioso.

Da parte sua il maestro Carusi, che qualche giorno fa la prestigiosa rivista musicale Amadeus ha definito "un grande della cultura italiana", precisa: «La mia sarà la voce di un artista che vede quotidianamente i frutti maturi o i problemi del rapporto fra le istituzioni, soprattutto concertistiche, e lo stato. Le risorse vanno aumentate, così come si deve riconoscere abbia fatto il governo in carica. Ma queste stesse risorse vanno poi destinate ad hoc con l’unico criterio del merito assoluto, che non può essere calcolato per lo più su fredde basi economiche.