Avezzano: progetto “Comunità coesa, città più sicura”

Avezzano: progetto “Comunità coesa, città più sicura”

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 04-06-2024   19:01:41
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La giornata conclusiva del progetto "Comunità coesa Città più sicura" si è svolta oggi, al Castello Orsini. Davanti a circa 250 ragazzi, gli attori del progetto sulla sicurezza voluto dall’amministrazione comunale di Avezzano hanno rappresentato i numeri ed i risultati di una iniziativa volta a lavorare sugli aspetti educativi e culturali e sulle competenze emotive dei giovani per prevenire fenomeni di violenza, delinquenza, maleducazione in collaborazione con il lavoro prezioso delle forze dell’ordine ed un un’ottica complementare rispetto alle stesse. Grande curiosità ha catturato il Truck della polizia postale sistemato dinanzi agli stand delle forze di polizia presenti e che gli studenti hanno visitato in gruppi da 60 ragazzi ogni 30 minuti provando anche simulazioni virtuali di ciò che accade in stato di ebbrezza o di alterazione. Poi, alle 12:30 i relatori si sono rivolti direttamente ai giovanissimi subito dopo i saluti introduttivi del primo cittadino di Avezzano. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha ringraziato il Prefetto dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo e il Questore Enrico De Simone, tramite i loro delegati, non solo per il supporto dato all’iniziativa più volte presentata come esempio positivo di collaborazione sul fronte della prevenzione di comportamenti devianti ma anche per quanto stanno facendo per il capoluogo marsicano. “Non possiamo limitarci a chiedere protezione alle forze dell’ordine ma dobbiamo fare la nostra parte nella sfida per una buona percezione della sicurezza – ha detto il sindaco – Durante il mese di eventi ed iniziative che hanno portato al Giro D’Italia la percezione di insicurezza, di cui spesso si parla, sembrava scomparsa. Perché una città viva, luminosa, attrattiva è una città che ti dà tranquillità, nella quale non ti senti mai solo e nella quale percepisci un’ottima qualità della vita. È dal buio che spesso nasce la mancanza di tranquillità. Per questo stiamo lavorando sull’arredo urbano del centro e sullo sviluppo di iniziative capaci di stimolare educazione e buone relazioni”.