AVEZZANO CELEBRA IL 25°MESE DELLA PACE

AVEZZANO CELEBRA IL 25°MESE DELLA PACE

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 16-02-2019   16:58:05
Class, liste nozze - Avezzano, Via Corradini, 163
 

Avezzano festeggia il 25° Mese della pace, promosso e organizzato dalla Tavola della Pace di Avezzano. Oggi si è svolto un convegno nel Castello Orsini di Avezzano, con Pero Sudar, vescovo ausiliare di Sarajevo, sul tema della «Convivialità delle differenze». Domani domenica, a 25 anni dalla prima marcia della pace e a dieci anni dalla posa della Campana della Pace di piazza Nardelli (gemellata con quella di Tirana in Albania), la grande Festa della pace 2019. L’appuntamento è alle ore 15, nel piazzale della parrocchia avezzanese di Madonna Del Passo. Da lì partirà il corteo che si muoverà lungo le strade di Avezzano fino alla Campana della Pace di piazza Nardelli. La festa è intitolata «Anch’io per la pace», in riferimento alle parole che il Papa rivolge in occasione della 52ª Giornata mondiale della pace. La fase di preparazione è frutto della collaborazione di tutti i membri della Tavola della pace. La Tavola della pace nasce da un’idea dell’Azione cattolica per coinvolgere le diverse realtà diocesane per l’organizzazione della Festa della pace e di altri eventi presenti nel corso dell’anno. È composta dall’Azione cattolica, dalla pastorale missionaria, dalla pastorale familiare, dall’associazione Rindertimi, dall’Agesci, da Migrantes e dalla Caritas. Con la Tavola della pace si vuole contribuire ad un progetto di pace che impegna tutti in prima persona. In concreto si propone di riprendere in mano, a 25 anni dall’avvio del progetto, il sostegno alle scuole interetniche di Sarajevo. Pero Sudar, promotore instancabile di questa esperienza, sostiene che la convivenza è la chiave del futuro del mondo; una convivenza vera, che non comporta una forma di omologazione, bensì si fonda sulla convivialità delle differenze, una reciproca disponibilità ad accettarsi e rispettarsi nelle proprie diversità. La finalità consiste nel motivare i ragazzi a perseguire la formazione accademica nel proprio paese, come speranza di un futuro migliore.